Passaggi della mente: neuroscienze e libertà
Le neuroscienze rappresentano uno dei più recenti tentativi di messa in discussione dell’idea di libertà su cui si fonda l’organizzazione delle società contemporanee. Se l’uomo non è libero, è opportuno sostituire un sistema giuridico fondato sulla pena e sulla responsabilità con uno fondato sulle misure di sicurezza preventive? Quanto ha ancora senso parlare di responsabilità e pena?
Del complesso rapporto fra neuroscienze e libertà si discuterà giovedì 19 marzo, dalle 17, al Campus Luigi Einaudi di Torino (Aula C2, Lungodora Siena 100), nel corso del dibattito organizzato da Cest – Centro per l’eccellenza e gli studi transdisciplinari, associazione che riunisce studenti da diverse Scuole di Eccellenza in Italia e giovani ricercatori – nell’ambito di Biennale Democrazia.
Franca D’Agostini (docente di Filosofia della Scienza al Politecnico di Torino e di Logic and Epistemology for the social science all’Università di Milano), Paolo Heritier (professore di Filosofia del Diritto all’Università di Torino) e Amedeo Santosuosso (giudice della Corte d’Appello di Milano e Presidente del Centro di Ricerca European Centre for Law, Science and New Technologies dell’Università di Pavia) ne parleranno coinvolgendo giovani discussant: Alessandro Campo (Università di Torino), Luca Fabbris (studente dell’Università di Torino) e Tommaso Portaluri (studente dell’Università di Torino e del Collegio Carlo Alberto).
L’evento è finanziato dal Consiglio degli Studenti nell’ambito di Biennale Democrazia e anticipa gli altri due incontri organizzati da Cest: Ripensare la morte, che si terrà durante i giorni della manifestazione e il dialogo Diritti dei migranti e costruzione dello straniero: passaggi di frontiera , che avrà luogo lunedì 20 aprile al Campus Luigi Einaudi.
Per maggiori informazioni: Cest